UNA VECCHIA LETTERA DA BADU E CARROS


 “Poi, caro compagno, nei cortili dopo gli idranti, sono entrati i guardiani.
Avevano caschi, scudi mazze e manganelli. Ci siamo battuti,
a mani nude, noi.
E’ stata lunga la strada dai cortili alle celle. Qua e là: chiazze di sangue.
Nell’atrio per le scale e nelle celle: sangue.
  La primavera è stupenda da queste parti, lo sai.

E sai che a volte i passeri più piccoli cadono dal tetto della prigione.
Uno era finito nel nostro cortile. Volava in modo incerto, era buffo.
Io l’ho visto quando, l’agente più giovane del gruppo, lo colpì … come fosse una palla da baseball.
Finì appiccicato al muro. 
Restò un attimo sospeso. Poi cadde… Ridevano tra loro i guardiani: non voleva rientrare …”
  Compagno, la primavera è stupenda da queste parti…”

L'Isola che Nessuno puo' trovare